In Poesie

All’osteria degli invisibili – Roberto Inglese

Mi chiamo Roberto Inglese, classe 1962, nasco e cresco a Padova dove vivo e lavoro come responsabile delle pubbliche relazioni in un’azienda in ambito sanitario. Sono sposato ed ho una figlia.
In gioventù ho studiato da ragioniere senza mai avere un conto in banca da amministrare.
Crescendo ho sviluppato una forte predisposizione per il rischio e l’azzardo (le mie dannazioni), fino al punto di trasformarli in un triste stile di vita.
Nella scrittura ho trovato la salvezza.
La mia poesia è una poesia di rottura, figlia del mio vissuto, spesso crepuscolare, di rado luminosa.
Nasce da impulsi istintivi, da ispirazioni in volo.
L’ispirazione è quella cosa che quando ti coglie ti devi fermare e scrivere.
È un’alterazione della mente, un’illuminazione divina.
Se sono in viaggio e vengo colto da ispirazione, accosto alla prima piazzola e scrivo.
È capitato che viaggi Padova-Venezia (con autostrada deserta) siano durati ore.
Da sempre, sostengo vada premiata la sostanza più che la forma, e con essa le idee.
In fondo sono le idee che scuotono il mondo.

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