In Romanzi

Ester – Baldo Savonari

“Quando scrive, Baldo, non è mai solo.”
Adriana Motti, grande traduttrice e scrittrice, lo sottolineò presentando il mio primo libro “Uno per la strada” del 1974, ma soltanto adesso, dopo più di quarant’anni, ne percepisco fino in fondo il significato. I tristi, i solitari che dicono di scrivere per sé stessi, li detesto.
Paziente lettore, se tu fossi solo al mondo, scriveresti sapendo che nessuno ti leggerà mai? Scrivere, principalmente, è rendere “complici gli altri delle tue idee”. E allora perché non farlo apertamente. Scrivere “io sono triste” non interessa a nessuno, ma osservare la tristezza di tutti potrebbe già essere più significativo.

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