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I PANDOLFO: Fimmini, màsculi e profumo di magnolie – Adriana Antoci

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A due anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale e dopo una lite furibonda con il fratello, ritenuto colpevole di avergli rubato la fidanzata, Nino Pandolfo, figlio cadetto del barone Andrea di Castellaneta, lascia il suo paese in Sicilia e si arruola volontario nell’esercito. Quando scopre della morte del padre, si sente in dovere di ritornare a casa per riprendere in mano la sua vita e il lascito morale e materiale di casa Pandolfo, interrompendo la sua relazione con Astrid, l’infermiera conosciuta in ospedale.
Negli anni che seguono, caratterizzati da una pace instabile e dalla spada di Damocle di una guerra che si annuncia sempre più vicina, mentre le vicende di Astrid e il segreto che ne accompagna i giorni seguono un percorso totalmente diverso lontano da lui, Nino dovrà confrontarsi con le scelte di vita degli abitanti di Roccamastra dove casualità o volontarietà delle azioni sembrano indirizzare o governare il destino dei protagonisti. Sullo sfondo protagonista la Sicilia, la fimmina per antonomasia, riflesso e interfaccia della forza delle fimmine che incroceranno nel bene e nel male il cammino di Nino alla ricerca di una stabilità che, appena ottenuta, sembra destinata ad essere messa di nuovo in gioco.

Adriana Antoci è nata a Ragusa, dove lavora. Vive da anni in una casa di campagna sull’altopiano ibleo nella frazione di San Giacomo. Ha una figlia, Giulia. Appassionata di teatro e musica, è innamorata della sua terra, scrive di Sicilia, la vera protagonista dei suoi racconti, palcoscenico naturale di rara bellezza, dove intreccia le storie di sentimenti ed emozioni di donne e uomini.

Ha pubblicato:
Mi chiamava con un fischio, 2019
Le colonne dell’Ade, 2021
Le città in giallo, Palazzolo Acreide:
Laidam pecuniam, 2021
Anima et ratio, 2021
Unicuique Suum, 2021
Questi ultimi insieme alla figlia Giulia
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