Teatro
Una mite folle ama le piante, parla con loro, interagisce con il pubblico e, superando il limite dell’ironia e del sorriso, narra di sé e di chi ha fatto parte della sua vita con precisione semantica e numerica. Perché la Matematica non è UNA opinione sola ma, se fosse DUE, sarebbe una eccessiva confusione.
La protagonista racconta delle relazioni familiari, della campagna percorsa dalla corriera e dal camion rosso di Vittorino; della bambola Gilda e della maestra Luciana che conosceva bene i numeri; di don Pino e dell’Apocalisse; degli inquilini dei Casoni e della coinquilina Mariella che non mette il naso fuori; di LUI, bello come il sole, ma che si può guardare anche senza occhiali scuri.