In Poesie

L’affetto instabile – Alessia Lombardi e Irene Carlevale

Poesie

Affascinata da questo monologo-dialogo poetico, scritto a due mani da due giovanissime, provo a narrare le emozioni provate. Un’opera che va collocata in questo periodo particolare.
La poesia è un genere ancora di “nicchia”, nelle librerie i testi sono nelle posizioni più scomode, in determinate occasioni le poesie vengono collocate visibilmente – le poesie d’amore a San Valentino.

La raccolta poetica narra un monologo-dialogo amoroso con il tentativo di cominciare ad amare se stessi, la sfida di mettersi a nudo, offrendo ai lettori il mondo intimo, che si svela in maniera abile con un gioco di rimandi da scoprire nella lettura dei versi.
“L’affetto instabile” è il titolo della silloge, che racchiude già una prima indicazione; dai versi, in maniera chiara, emerge subito lo svelarsi di un viaggio interiore che parte dall’infanzia: «una figlia diversa non fa piacere, ma fa un po’ comodo, perché non chiede mai. Crescendo […] si sono aggiunte le presenze […] che sradicano dal cuore i giorni soli con una voce da lontano»; dove «la solitudine è pazzia visibile», perché «un occhio attento può riconoscerla senza fuggire».
Nel viaggio dei ricordi cominciano a prendere luce figure di affetti, come il nonno; la camera da letto della nonna prende forma con un lampadario che fa luce nella notte, e lentamente si snoda una Penelope moderna nell’attesa di un Andrea a cui si getta un filo, ma è lontano e non sente quel filo – creando così una sinestesia intensa tra la vista e l’udito del cuore; la partigiana del cuore, che salva la vita «dall’infarto», in una relazione sentita come presenza e nello stesso tempo assenza.
 
Il viaggiare nei rimandi, in luoghi, è costruito con musicalità; nei versi di entrambe risuonano assonanze e consonanze, accompagnate da agenti atmosferici.
Le poesie andrebbero lette più volte, per “scoprire” se la disposizione sia cronologica o tematica.
Un gioco emozionante di parole cariche di metafore, di simboli. Certamente costruite sul verso libero, a volte giocano con una rima interna.
Ricche visivamente, le liriche; anche nel buio, nel momento oscuro dell’anima, appare una piccola lanterna, le parole diventano immagini che danno voce al labirinto del cuore – esplosioni di dolore, di rabbia, nella ricerca profonda dell’io poetico, che si fa corale, intrecciando i versi.

Fausta Dumano
Docente di Lettere
Liceo Artistico Statale “Bragaglia” (FR)

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Scheda autore: Alessia Lombardi Irene Carlevale