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Davide Frumento (Savona, 1986) è accademico, poeta e pittore. Giunge ai lettori con la seconda raccolta poetica, dopo aver pubblicato, nel 2023, “Et in Arcadia ego, alla Corte degli Eroi”, poco prima di conseguire l’inserimento su Wikipoesia, l’enciclopedia poetica.
Il volume che stringete tra le mani contiene 75 componimenti, creati all’insegna dell’evoluzione artistica. L’autore ci consegna stilemi metricamente regolari, sperimentando anche l’elegia, che spazia da distici senario/quinario sino ad alterazioni compositive senario/settenario e settenario/ottonario. Se la prima pubblicazione era incentrata sui temi degli antenati e del deserto, questa evoca un esistenzialismo spaccato tra speranza e critica visione della realtà.
Non rinunciando a un eco petrarchesco, il poeta conferma legami trecenteschi e li traghetta nella modernità elettronica, costruita su tradizioni plurisecolari. Il nostro, inoltre, conferma la propria presenza nelle arti visive, continuando a collezionare mostre fisiche e virtuali, e portando la produzione verso un iperastrattismo punteggiato di elementi calligrafici. I suoi vettori diffusivi si articolano su “Cultura Ebraica”, il gruppo Facebook Ebraico più grande d’Europa, e il profilo Instagram davidefrumentoarte.