In Romanzi

La musa – Giorgia Deidda

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Nel romanzo si configurano tre aspetti fondamentali; il dolore, la preghiera, e la stasi. La protagonista, indicata come G., alterego dell’autrice, sembra essere trafitta costantemente dal dolore e dai ricordi, alcuni gradevoli, che le donano quasi un’estasi, che sgradevoli o malevoli. La protagonista si barcamena tra pensieri fuggitivi di roseti e fioriture e aspetti più macabri come crani e ossa. Il dialogo con sé stessa non è particolarmente fluido ma sembra incepparsi tra discorsi filosofici e deleuziani. È un romanzo che si ispira alla “Bella estate” di Pavese, per i temi trattati, per le storie e i pensieri arrovellati.

Giorgia Deidda è nata a Foggia nel 1994 e studia Lingue presso l’Università di Bari. Già vincitrice di vari premi di poesia, è in corso di pubblicazione – per i tipi di PlaceBook Publishing – il suo secondo romanzo. Ama la pittura e il disegno ed ha studiato pianoforte.
È incuriosita dall’Espressionismo, in particolare da Schiele. L’osso e la luna sono temi ricorrenti nelle sue poesie. Montale è stato il suo mentore; ha poi scoperto la poesia biografico-confessionale di poetesse quali Anne Sexton, Amelia Rosselli, Sylvia Plath. Ha insegnato per 2 anni in una scuola di volontariato per bambini stranieri. Ha inoltre pubblicato una silloge fatta al Centro Diurno “Melograno” di Orta Nova, dove i pazienti hanno partecipato con loro poesie.