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Trasformazione interiore, non dualità, tu sei quello, l’assoluto, il vuoto.
Questi termini, con i quali si è cercato fin dall’alba dei tempi di esporre un qualcosa di ignoto o un percorso, inteso come realizzazione di quel qualcosa che continua a sfuggirci, sono stati da sempre una salvezza o una condanna, una speranza o un’illusione, un motivo di gioia o di frustrazione.
Questo libro, in linea con l’approccio con ciò che è stato già tracciato, non se ne distanzia né ci si avvicina, non aggiunge altro né toglie nulla, potrebbe non trasmettervi niente o tutto ciò di cui avete bisogno.
Queste pagine sono come uno specchio, che costringono il lettore a guardare nell’unica direzione in cui vale la pena guardare. Potreste osservare il nulla o semplicemente il riflesso di qualcuno.
Marco Florà nasce il 1° febbraio del 1981. Appassionato fin dalla tenera età di ufologia e contattismo, ne approfondisce negli anni i concetti essenziali al di là della visione comune della fenomenologia, rendendosi conto del profondo lavoro interiore che questi scritti portano con sé e del legame che questi fenomeni hanno con le antiche tradizioni mistiche ed esoteriche.
Praticante di arti marziali dall’infanzia, fino ai primi anni dell’adolescenza e appassionato di Cinema come forma di comunicazione, abbandona gli studi per gettarsi nel mondo del lavoro. Dopo svariati anni, in cui tutto sembra essersi fermato, una serie di fenomeni ed esperienze lo guidano a incontrare vari maestri e istruttori, segnando un percorso che pian piano lo avvicinano alle tradizioni indiane dell’Advaita Vedanta, in cui riconosce gran parte del suo cammino.
Slegato da ogni tipo di credo e tradizione, invita sempre a rifiutare ogni tipo di percorso preimpostato e a utilizzare come perno cardine, per la ricerca e l’esperienza diretta, il personale sentire interiore.