Una raccolta di dieci racconti il cui filo conduttore è il profondo legame tra il narratore e i vari protagonisti, tutti cari al suo cuore. Storie di vita che si snodano in un ambiente semplice: il mondo rurale di una volta, ricco di sentimenti autentici, tradizioni, valori, eccetto la storia di Marta. Le giovani donne sognano un avvenire lontano dalla povertà e dai campi, dalle regole severe del patriarca, lottano contro una mentalità antiprogressista che le vorrebbe ancorate a vecchi schemi. La grande guerra è ormai un ricordo indelebile nel cuore del nonno, che ha profonde ferite nell’animo e lacrime negli occhi quando racconta aneddoti ed episodi bellici ai nipoti, davanti al camino. Il progresso tecnologico, che offre nuove e migliori prospettive di vita, l’emancipazione femminile, l’istruzione obbligatoria, la parità di diritti, il boom economico del triangolo industriale del nord, sconvolgono gli schemi sociali ed etici tradizionali e recano ventate ottimistiche di modernità, di cambiamenti in ogni settore. Su tutto aleggia indiscusso un velo di grande nostalgia per ciò che è stato perduto.
